La partecipazione della Polonia all’Ufficio del Procuratore Europeo
La partecipazione della Polonia all’Ufficio del Procuratore Europeo: pronti si parte! La Polonia ha notificato alla Commissione Europea la sua intenzione di partecipare all’Ufficio del Procuratore Europeo (EPPO) lo scorso 5 gennaio 2024. Questa adesione, confermata dalla Commissione il 29 febbraio 2024, rende la Polonia il ventitreesimo Stato membro dell’EPPO. La notizia è che l’ufficio sarà operativo nel paese a partire da luglio 2024, con la nomina di almeno un Procuratore Europeo e 24 procuratori delegati distribuiti in quattro uffici regionali. Questo passo segna un significativo impegno della Polonia nella lotta contro la criminalità transfrontaliera e la corruzione, rafforzando la cooperazione giudiziaria all’interno dell’Unione Europea. La partecipazione all’EPPO non solo potenzia le capacità investigative del paese, ma dimostra anche una forte volontà di contribuire alla giustizia europea. I reati di competenza dell’EPPO in Polonia saranno perseguiti per eventi successivi al 1° giugno 2021, data in cui l’EPPO ha iniziato le sue operazioni. A questo proposito, ricordiamo che, secondo l’articolo 120 del Regolamento EPPO, “Per gli Stati membri che partecipano ad una cooperazione rafforzata in virtù di una decisione adottata ai sensi dell’articolo 331, paragrafo 1, secondo o terzo comma, TFUE, questo regolamento si applica a partire dalla data indicata nella decisione in questione.” Inoltre, secondo l’articolo 2, paragrafo 2, della decisione della Commissione, gli articoli da 24 a 27 e 31 del regolamento (UE) 2017/1939 si applicheranno in Polonia a partire dal ventesimo giorno della nomina del procuratore europeo polacco ai sensi dell’articolo 16 del suddetto Regolamento. Tale disposizione si è resa necessaria per concedere tempo sufficiente, a partire dalla data di nomina del procuratore europeo (e dei procuratori europei delegati), affinché l’EPPO fosse operativo in Polonia, anche per l’avvio e la evocazione di casi e le indagini transfrontaliere. La logica alla base della scelta del 1° giugno 2021 come data a partire dalla quale l’EPPO è competente in Polonia e le disposizioni transitorie sono spiegate nei considerando da 10 a 21 del preambolo della citata decisione della Commissione. L’entusiasmo con cui la Polonia si unisce all’EPPO riflette una chiara determinazione a migliorare l’efficienza delle indagini e dei procedimenti penali, promuovendo un approccio più integrato e collaborativo a livello europeo. Questa mossa è vista come un passo positivo verso una maggiore integrazione e sicurezza nell’Unione Europea, garantendo che la criminalità non conosca confini almeno in Europa. Articolo a cura di Floriana Barbata Condividi: Articoli Recenti