Pfizergate EPPO

Pfizergate EPPO indaga su un affare da 20 miliardi di euro

Negli ultimi mesi gli investigatori della Procura europea hanno preso il posto dei procuratori belgi nelle indagini sulle accuse di illecito penale in relazione alle trattative sui vaccini per il Covid-19 tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’amministratore delegato di Pfizer Albert Bourla.

L’accordo con Pfizer nel 2021 -negoziato da von der Leyen aveva sollevato non poche perplessità data l’enorme quantità di vaccini acquistati. Politico ha rivelato alla fine dello scorso anno che c’erano almeno 4 miliardi di euro di dosi sprecate.

Da allora il contratto per il vaccino con Pfizer è stato rinegoziato.

L’indagine – che è stata originariamente aperta dalle autorità giudiziarie belghe nella città di Liegi all’inizio del 2023 dopo una denuncia penale presentata dal lobbista locale Frédéric Baldan- riporta Politico, sono per “interferenza nelle funzioni pubbliche, distruzione di Sms, corruzione e conflitto di interessi“. Successivamente si sono aggiunte altre due denunce dei governi ungherese e polacco.

In New York Times, che per primo aveva rivelato la vicenda, ha avviato a sua volta una causa parallela contro la Commissione dopo che questa si era rifiutata di rivelare il contenuto dei messaggi in seguito ad una richiesta di accesso ai documenti.

Questi nuovi sviluppi arrivano mentre von der Leyen cerca di ottenere un secondo mandato alla guida della Commissione Ue, che finora si è rifiutata di rivelare il contenuto degli sms e addirittura di confermarne (o smentirne) l’esistenza.

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Maxi frode fiscale da 1,3 miliardi: la Procura Europea smantella rete criminale internazionale. Meloni: ‘eccellente operazione della Guardia di Finanza’

Maxi Frode Fiscale da 1,3 Miliardi: La Procura Europea Smantella Rete Criminale Internazionale. Meloni: ‘Eccellente Operazione della Guardia di Finanza’ Maxi Frode fiscale transnazionale da 1, 3 miliari di euro scoperta dalla Procura Europea di Palermo: il Governo Italiano plaude il lavoro di EPPO. Giorgia Meloni: “Desidero esprimere il mio apprezzamento e ringraziamento alla Guardia di Finanza per l’eccellente operazione condotta contro una vasta frode all’IVA, estesa su diversi Stati dell’Unione Europea. Questo successo conferma la dedizione delle Fiamme Gialle e il fermo impegno del Governo nel contrastare l’evasione, una delle nostre massime priorità”. Ancora un’altra gigantesca indagine della Procura Europea metterebbe in luce una complessa frode, posta in essere attraverso schemi di evasione Iva, noti come frodi carosello, nel commercio di prodotti informatici e elettronici, attraverso l’utilizzo di 269 società fantasma, tra cui imprese situate in Olanda, Lussemburgo, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria e Romania, per un valore complessivo di fatture false emesse nel periodo 2022-2023 pari ad euro 1,3 miliari di euro. I numeri dell’indagine sono senza precedenti: 47 misure restrittive, 34 in carcere, 9 agli arresti domiciliari e 4 interdittive, sequestrati beni per un valore complessivo di € 520 milioni, 160 perquisizioni in 30 province Italiane. Mafia e camorra hanno partecipato attivamente a questo schema, investendo i profitti delle frodi in altre attività illecite e riciclando il denaro attraverso operazioni immobiliari e altri settori economici: tra gli esponenti coinvolti Tony Lo Manto, vicino ai clan di Brancaccio, che, intravedendo gli enormi guadagni del business, ne sono entrati a far parte fornendo provviste finanziarie e riciclando così il denaro sporco intascato con altre attività criminali. Condividi: Articoli Recenti Contattaci

La lotta europea al riciclaggio: in Italia ce ne siamo accorti?

La lotta europea al riciclaggio: in Italia ce ne siamo accorti? L’AMLA, Anti Money Laundering Authority, è l’Autorità Europea per la lotta al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo istituita con il recente Regolamento 1620/2024 del 31/5/2024 nell’ambito di un pacchetto di interventi di ampio respiro in materia attuato con la direttiva 1640/2024, relativa ai meccanismi che gli Stati Membri devono istituire per prevenire l’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo e con il Regolamento 1624/2024 relativo alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario ai fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo . Si tratta di un nuovo, rilevante attore nel panorama europeo destinato ad operare a stretto contatto con la Procura Europea (EPPO) che, a dispetto dell’impatto che potrà avere nel c.d. penale finanziario, pare tuttavia passato paradossalmente in sordina, tenuto conto di quanto poco se ne è sinora discusso, quantomeno in Italia. La stessa creazione di tale Autorità dà la misura di come l’Unione Europea stia premendo sull’acceleratore della tutela dei propri interessi finanziari dai fenomeni di riciclaggio, tutela già affidata ad uno specifico mandato dell’EPPO a radicare la propria competenza ad indagare in materia (cfr. art. 4 della c.d. Direttiva PIF); ulteriormente rafforzata dall’istituzione – in seno ad essa, dal 2022 – dell’ARMLAB, vale a dire del Comitato consultivo per il recupero dei beni e in materia di riciclaggio, e soprattutto – nel 2015 – dall’istituzione delle FIU, Unità di Informazione Finanziaria indipendenti che operano a livello nazionale per raccogliersi ed analizzare le segnalazioni da parte dei soggetti obbligati relativamente a transazioni sospette, nonché dei dati trasmessigli dalle Autorità di Vigilanza (vd. La Banca d’Italia). L’AMLA si inserisce, pertanto, a chiusura di questo sistema di controllo, effettuando una supervisione diretta su enti creditizi e finanziari che operano in settori ad alto rischio ed indiretta – ma particolarmente incisiva – sulle attività delle Autorità di Vigilanza nazionali, potendo contare su di un variegato armamentario fatto di poteri decisionali vincolanti, di indirizzo ed ispettivi; possibilità di emanare sanzioni amministrative; possibilità di avvalersi del braccio operativo delle FIU nonché di un intenso coordinamento/ scambio di informazioni proprio con la EPPO.  Di particolare interesse, il compito affidato all’AMLA di curare una banca dati aggiornata contenente tutta una serie informazioni finanziarie che avrà recepito per metterle a disposizione, in via riservata, alle autorità di vigilanza e ad altre autorità nazionali ed internazionali che operano nel settore finanziario. Con che risvolti, è ancora tutto da stabilire: specie a considerare che tali informazioni possono includere, addirittura, anche solo dei sospetti che siano state compiute operazioni di riciclaggio o che sia stato commesso un tale reato o che esista un maggiore rischio a tale riguardo in relazione ad un soggetto obbligato (cfr. art. 11 n.4, 2°co., del Regolamento AMLA) e che di esse, proprio perché rese in via riservata, non è dato ancora comprendere quale uso si possa/ non si possa fare. Altro aspetto problematico all’orizzonte è quello relativo a possibili sovrapposizioni tra le sanzioni irrogate da parte dell’AMLA e le sanzioni penali comminate all’esito di processi penali per gli stesi fatti. Le sanzioni AMLA potrebbero infatti essere considerate afflittive ai sensi della giurisprudenza Engel della CEDU e dunque porsi in rapporto di ne bis in idem con quelle giudiziarie, tanto più che i procedimenti penali correlativi potrebbero addirittura avere la loro scaturigine proprio nelle medesime informazioni recepite ed analizzate (con quale possibilità di approfondimento d’indagine, è tutto ancora da capire) dall’AMLA stessa, stante lo specifico obbligo che incombe in capo a quest’ultima di riferire alla EPPO qualsiasi condotta criminosa in relazione alla quale essa potrebbe esercitare la propria competenza (cfr. considerando 48 del Regolamento AMLA). In conclusione, l’AMLA – specie in coordinamento con la EPPO e le FIU – si prospetta come un potente strumento nella lotta ai sistemi di criminalità finanziaria che attentino al bilancio UE, finalizzata ad operare secondo il classico metodo-Falcone “follow the money”. 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La criminalità organizzata minaccia il bilancio UE: le indagini della Procura Europea a Trapani lo confermano.

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Criminalità Organizzata e Danni al Bilancio UE: Il Ruolo Cruciale dell’EPPO

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